Team Crow-n

♦ Parlato - Narrato - Pensato ♦

Piano 3 di 3
Stanza 1/2
Mentre Tango e Sherbet si stavano disperando attorno all'albero crollato, Brink li guardava e Almond sonnecchiava su un sasso, un'ombra sparì oltre la boscaglia e uscì dal dungeon, aveva visto tutto quello che gli interessava.
-Dobbiamo trovare la destinataria della lettera, immediatamente!- esclamò Tango con voce stridula. Sherbet cercò di calmarsi: -Fermo, Tango. Respiriamo e pensiamo con attenzione: se il signor Victreebell è stato sbalzato via ma era con Shelmet, allora...-
-Allora chi cerchiamo è più avanti. Muoviamoci, questo posto inizia ad essere insopportabilmente umido.- Brink trotterellò dietro ad alcuni alberi e iniziò a frugare nei cespugli. Tango osservò Almond che dormiva e chiese alla sua compare: -Che ne pensi?-
-Mi sembra sincera.- mormorò, andandole dietro e osservandola. Tango non era tanto convinto ma si fidava del giudizio della sua amica.

Piano 3 di 3
Stanza 2/2
La povera Shelmet era finita in una tana di Granbull e stava per essere cacciata via a pedate se non fosse stato per Tango e le altre che la tolsero in tempo dalle grinfie dei padroni di casa. Le consegnarono la lettera, poi tornarono da Almond e tornarono a casa dopo che la leader lo ebbe svegliato a pedate. Di rientro, mentre Tango e Sherbet camminavano più avanti, Brink pensò di avvisare Almond di quello che aveva scoperto, ma poi tacque. Almond le stava stretto ultimamente, forse cambiare vice non sarebbe stato male, magari Sherbet o Tango si sarebbero dimostrati più all'altezza, anche se lei poi avrebbe dovuto rinunciare a condurre la vita di prima. La verità era che la sfuriata di Tango le aveva dato da pensare, non era più la viziata figlia di papà che decideva di fare cose stupide per noia, ora, suo malgrado, aveva altre responsabilità. E aveva scoperto che fare missioni non era poi così male, se n'era accorta in tutto quel tempo di inattività.
Arrivati all'alloggio trovarono ad aspettarli Periwinkle. Aveva una cartella in mano e una notizia per tutti.

Team Crow-n

♦ Parlato - Narrato - Pensato ♦

Piano 2 di 3
Stanza 1/2
-Vedi nessuno??- Sherbet e Tango si aggiravano attorno al tronco caduto, con frenesia -No, forse è rimasto totalmente schiacciato?! Continuiamo a cercare!- la frillish saltò dalla parte opposta e fece più volte il giro avanti e indietro per capire dove poteva essere rimasto schiacciato quello che aveva urlato e Brink osservava i suoi sottoposti da lontano, seduta su un sasso. -Quei due hanno fatto un grosso errore a mettersi contro di noi. Non appena il capo darà l'ok a Tango faremo capire a quei due che sarebbe stato meglio starsene al proprio posto, vero capo?!- esclamò Almond con un ghigno dipinto sul muso, verso Brink. Ma la fomantis sembrava distratta. Si guardava attorno e poi tornava ad osservare Sherbet. -Almond, fammi il favore di stare zitto, mi fai venire il mal di testa.- si limitò a borbottare, rannicchiata sul sasso che avevano trovato per osservare gli eventi. Dopo un attimo di silenzio, in cui Almond la osservava incerto sul da farsi, la pokémon d'erba si alzò e si mise a camminare anche lei avanti e indietro per il tronco.
-Che stai facendo?!- la apostrofò Tango. Lei non alzò gli occhi e sospirò: -Vi sto aiutando, non lo vedi?-
Tango e Sherbet si guardarono e mentre il primo grugnì in risposta, la frillish si portò le zampe anteriori al petto e osservò la sua vecchia capa/amica darsi da fare.

Piano 1 di 3
Stanza 2/2
L'albero caduto era esageratamente grande e lungo il tronco non trovarono nessuno schiacciato. Rimaneva da controllare fra i rami quindi si immersero nella chioma per capire cosa era successo. Non trovarono nessuno schiacciato ma Sherbet, alzando la testa per caso, vide un victreebell incastrato fra i rami di un altro albero: -Ehm... signore?- lo chiamò, mettendosi alla base dell'albero che ospitava lo sventurato pokémon d'erba. Quello gemette e aprì un occhio: -Sono ancora vivo?-
-Si signore. Si sente bene?-
-Nnnngh non molto. Sono saltato giù dall'albero che stava cadendo appena in tempo.-
Sherbet sospirò di sollievo, poi chiese. -C'era nessun altro con lei?-
-No, non credo.- borbottò quello iniziando a scendere, poi, quando fu a terra, si batté la foglia sulla faccia: -Shelmet! La signora Shelmet era con me!-